L’Ue ha raggiunto uno storico accordo che porterà all’adozione definitiva del Dma – Digital Markets Act, che stabilisce nuove regole per le grandi piattaforme internet, assicurando a monte la libera concorrenza ed evitando abusi di posizione dominante.
Saranno identificati dei ‘digital gatekeeper’, e, se designate come tali, le aziende dovranno rispettare divieti e obblighi definiti per evitare pratiche sleali, tra cui la discriminazione a favore dei propri servizi.
Inoltre, i legislatori hanno vietato le clausole di parità ristretta di prezzo, che impediscono agli albergatori di offrire tariffe migliori sui propri canali rispetto alle piattaforme online.
“Nell’ultimo decennio – ha affermato Markus Luthe, presidente del gruppo di lavoro Hotrec sulla distribuzione – gli albergatori sono stati vittime di comportamenti inaccettabili da parte delle Ota, sempre dominanti sulla base del principio ‘prendere o lasciare’.
L’accordo sul Dma dà, quindi, un segnale ai colossi del digitale: comportarsi come partner e non come guardiani nei confronti di consumatori e utenti business.
L’intero settore può ora affrontare meglio la sua digitalizzazione”.
Il Digital Markets Act dovrà essere formalmente approvato sia dal Parlamento che dal Consiglio Ue, e l’entrata in vigore è prevista per gennaio 2023.
Uno studio sulla distribuzione alberghiera condotto da Hotrec mostra che, tra il 2013 e il 2019, le quote di mercato delle Ota sono aumentate costantemente nel settore alberghiero europeo dal 19,7% al 29,9%. Allo stesso tempo, la quota di prenotazioni dirette è diminuita in tutta Europa di oltre 10 punti percentuali.
I tre principali attori del mercato delle travel agency rimangono Booking Holding, Expedia Group e, in misura minore, Hrs Group, con una quota aggregata del 92%; Booking è il player più influente, con il 68,4%
Mi sembra una notizia che cambierà alcune regole ora attive nel mercato delle prenotazioni dell’ospitalità, cosa ne pensate?
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